The Self-Portrait Experience
(SPEX) è un dispositivo artistico creato da Cristina Nuñez nel 2004, che utilizza l’arte autobiografica con la fotografia e il video, per la trasformazione individuale e sociale. Si basa sulla pratica personale di Nuñez con l’autoritratto dal 1988 per superare l’auto-stigma risultante dalla sua dipendenza da eroina in adolescenza.

SPEX è un viaggio attraverso tutti gli aspetti della propria vita, con una serie di esercizi fotografici, suddivisi in tre parti:

– Io: emozioni, personaggio, corpo, luoghi, radici.

– Io e l’Altro: ritratti e autoritratti relazionali

– Io e il Mondo: ritratti e autoritratti di gruppo

I partecipanti lavorano, sia individualmente che in gruppo, sulle molteplici percezioni delle opere prodotte, seguendo i criteri artistici SPEX, per scoprire che la nostra percezione è in continua evoluzione e per stabilire un dialogo continuo con e tra le immagini. Man mano i partecipanti costruiscono sequenze che danno forma al loro progetto d’autoritratto, che può essere l’inizio della loro autobiografia visiva.

SPEX: gli obiettivi

SPEX è un potente strumento per trasformare le nostre vite in opere d’arte, che permettono l’espressione del nostro autentico sé, per:

1. Stimolare il processo creativo inconscio trasformando le emozioni in opere d’arte.

2. Arricchire e fortificare l’immagine di sé e la percezione di sé dei partecipanti.

3. Arricchire e fortificare l’immagine pubblica dei partecipanti e la loro percezione degli altri e della società.

4. Attraverso la pubblicazione delle immagini e i progetti, creare uno specchio in cui gli spettatori possono riflettersi e identificarsi. Così difendiamo l’espressione emotiva attraverso l’arte, per proporre una società più focalizzata negli autentici bisogni degli esseri umani.

SPEX: i video

Per capire meglio SPEX, guarda i video di Cristina Nuñez, Someone to Love e Higher Self.

Someone to Love riunisce per la prima volta i migliori autoritratti realizzati da Cristina Nuñez durante la sua vita. La voce dell’autrice accompagna lo spettatore attraverso la sua storia familiare e la sua infanzia, la sua travagliata adolescenza da eroinomane e l’evoluzione della sua immagine di sé, le sue relazioni e la scoperta dell’autoritratto come strumento di autoterapia. L’ultima sequenza mostra il progetto sulla vita di sua madre, compresi gli autoritratti collaborativi e le immagini di famiglia, fino al suo ultimo respiro.

Il video Higher Self (Io Superiore) è una presentazione della filosofia neo-umanista di Cristina Nuñez, del suo metodo innovativo e della sua visione dell’arte come strumento per l’attivismo sociale.

Il video è un’autointervista in cui Nuñez espone le sue idee e la sua metodologia, dando le istruzioni per l'”esercizio delle emozioni” e mostrando alcuni degli autoritratti collaborativi realizzati durante i suoi workshop in giro per il mondo. Tutti possiedono un “Io Superiore”, anche quelli che, a causa del loro ostracismo, sembrano averlo dimenticato.